giovedì 11 aprile 2019

Studio di un'opera

Casa Adler  Luois Kahn

Luois Kahn nasce in Estonia nel 1901, e nel 1905 emigra con la famiglia, per trasferirsi in Pennsylvania.  Nel 1924 consegue la laurea in Architettura all'università della città. Il suo maestro è Paul Cret da cui assimila una preparazione Beaux Art, che successivamente approfondisce nel suo primo viaggio in Europa nel 1928.
Apre il suo primo ufficio nel 1937, al quale si assoceranno successivamente George Howe e Oscar Stonorow. Le opere non sono numerose e si richiamano sia negli intenti sociali che nel linguaggio al tardo razionalismo
Dopo la guerra, terminata nel il 6 agosto 1945, Kahn diventa professore di Yale e ottiene nel biennio 1950-51 una borsa Fulbright all'Accademia americana di Roma che gli permette di viaggiare anche nel bacino del Mediterraneo. Kahn inizia ad interrogarsi sul tema del significato dell'architettura. Si interroga sulle basi stesse dell'architettura, spesso nebulosamente, ma progressivamente in maniera sempre più approfondita. Kahn cerca le sedimentate ragioni dell'edificare come atto sociale e collettivo come segno permanente dell'uomo.
Il termine alla chiave della sua poetica è: “istituzione”. Con questa parola Kahn indica i bisogni primari, bisogni imprescindibili legati alla forma. La prima motivazione, il primo obiettivo, di un edificio è esprimere spazialmente questa essenza. Solo dopo che questa forma è stata trovata e concepita, l’architetto si può dedicare agli aspetti secondari (form risponde al “perché” e design risponde al “come”). Per in nuovo Kahn la forma segue il significato, la forma è funzione. Kahn è interessato all'essenza profonda del costruire.
Un altro passo decisivo per Kahn è quello della riscoperta della stanza. A metà degli anni 50 studia la pianta del Palladio e redige un documento, Si tratta di due pagine manoscritte in cui l'architetto parla della pianta palladiana e, in tutta modestia, descrive quella che è per lui una autentica scoperta: struttura e spazio sono un tutto unico. Spazio e struttura formano in Palladio un tutto unico, inscindibile, coesivo ,è proprio in questa unità che la funzione trova la sua ragione di essere.. È la stanza l'origine della architettura.
La struttura non è più un'astratta griglia cartesiana, ma sagoma l'invaso. Il valore del muro pieno, del setto, della colonna è reintrodotto nel vocabolario moderno insieme al significato dell'attacco a terra, dell'elevazione e della copertura. La luce, non è l'entità funzionalista dell'asse eliotermico, ma la materia che rivela la forma. La direzione e il modo con cui è modulata svela il valore funzionale e simbolico della stanza. Gli stessi impianti sono accolti organicamente nella costruzione. La struttura si articola nelle ossa di uno scheletro che accoglie le vene che portano linfa in tutto l'organismo.
È quanto si comincia a manifestare nella terza tappa significativa della rivoluzione Kahniana. Nella casa Alder, che appare con la contemporanea casa De Vore e il Museo di Yale, il primo progetto del Kahn maturo, che a cinquant'anni inizia a narrare con i progetti la sua nuova concezione.
La pianta della casa Alder segna con evidenza questa rivoluzione e subito è seguita dai padiglioni della comunità ebraica di Trenton (che ingabbiano nella stessa logica interno ed esterno), dal solaio a trama triangolare del museo di Yale e dalle torri dei laboratori Richards.
Ma Kahn, partendo dalla stanza come matrice della sua filosofia progettuale, riscopre un altro momento fondativo dell'architettura. Il Tipo (configurazione base che governa relazioni e gerarchie tra le parti dell'edificio) ridiventa uno strumento fondamentale per la riflessione progettuale. Ridotto dal Movimento Moderno a semplice schema distributivo, il tipo ridiventa in Kahn memoria storica della geometria. Diventa la regola con la quale le stanze, i percorsi, gli spazi della vita e delle funzioni si associano per diventare architettura. 
La riscoperta del tipo nelle sue profonde valenze per la storia delle istituzioni umane è il solo modo in cui l'etichetta che vuole Kahn come l'architetto che segna il ritorno alla storia è valida. Non è il ritorno allo stile, alla ricerca mimetica, ma il ritorno alla ragione profonda, al senso stesso dell'architettura per gli uomini.

Casa Adler
Pianta articolata in cinque quadrati, marcati dalla nuova idea di stanza,come cellula base dell'architettura e contenuti negli angoli della muratura. La stuttura e la forma coesistono in un unico essere.








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ESAME 16.7.2019